BANDO DUC BRESCIA

BANDO DUC BRESCIA PER CONSOLIDAMENTO DISTRETTO COMMERCIALE CITTADINO

FINO A 2.000€ DI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO A FAVORE DELLE MPMI DEL COMMERCIODELLA RISTORAZIONE, DEL TERZIARIO E DELLARTIGIANATO.

Il Comune di Brescia intende favorire il consolidamento del distretto commerciale cittadino con un contributo a fondo perduto dando continuità alle azioni promosse per sostenere la ripartenza delle attività economiche operanti al suo interno e dando altresì continuità alla fruizione dei servizi a utenti e visitatori.

Per ottenere il contributo devono soddisfare i seguenti REQUISITI:

  • essere tra le imprese iscritte al Registro delle Imprese e risultare attive
  •  che svolga attività di: ristorazione, somministrazione o vendita diretta al dettaglio di beni o servizi, con vetrina su strada o situata al pian terreno.

Tali requisiti devono essere posseduti dal momento di presentazione della domanda di contributo, fino alla sua erogazione.

SONO ESCLUSE le imprese che, nell’unità locale in cui vengono realizzati gli interventi oggetti di contributo, svolgono attività primaria di cui ai seguenti codici ATECO:

  • 92.00 – Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco
  • 92.00.02 – Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone
  • 92.00.09 – Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse
  • Attività consentite dal DPCM 11 marzo 2020, 22 marzo e DM 25 marzo 2020
  • Attività che hanno esercitato ai sensi del DPCM 22 marzo 2020 e 10 aprile 2020, ad eccezione di quelle autorizzate in deroga, che abbiano deciso di ricorrere al lavoro agile per tutti i dipendenti

ENTITÀ DEL CONTRIBUTO:

L’ammontare complessivo del contributo stanziato dal Comune di Brescia è di € 170.000.

  • Contributo a fondo perduto pari al 50% della spesa ammissibile totale, nel limite di € 2.000
  • Investimento minimo richiesto pari a € 1.000

INTERVENTI AGEVOLABILI

Sono ammissibili gli interventi sulle unità locali localizzate all’interno del perimetro del territorio del Distretto del Commercio di Brescia, finalizzati a:

  • Avvio di nuove attività del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato all’interno di spazi sfitti o in disuso, o subentro come nuovo titolare presso un’attività esistente, incluso il passaggio generazionale tra imprenditori della stessa famiglia.
  • Rilancio di attività esistenti del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato.
  • Adeguamento strutturale, organizzativo e operativo dell’attività in vista delle nuove esigenze di sicurezza e protezione della collettività e dei singoli consumatori (protezione lavoratori, mantenimento distanze di sicurezza, pulizia e sanificazione…).
  • Organizzazione di servizi di logistica, trasporto e consegna a domicilio e di vendita online, come parte accessoria di un’altra attività o come attività autonoma di servizio alle imprese, con preferenza verso l’utilizzo di sistemi e mezzi a basso impatto ambientale.
  • Accesso, collegamento e integrazione dell’impresa con infrastrutture e servizi comuni offerti dal Distretto o compartecipazione alla realizzazione di tali infrastrutture e servizi comuni.
  • È consentito il cumulo con altre agevolazioni per medesime spese fino al 100% del valore della spesa sostenuta.

SONO AMMISSIBILI LE SPESE per:

  • Affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di imprese
  • Studi ed analisi funzionali al consolidamento dell’attività (indagini di mercato, consulenze strategiche, analisi statistiche, attività di monitoraggio)
  • Promozione, comunicazione ed informazione a imprese e consumatori
  • Stabilizzazione del personale mediante il sostegno all’occupazione

Sono ammesse le spese effettivamente sostenute, i cui giustificativi decorrano a partire dal 5 maggio 2020 e che devono:

  • Essere intestate al soggetto beneficiario
  • Aver dato luogo ad un’uscita di cassa da parte del soggetto beneficiario (richiesti titoli attestanti l’avvenuto pagamento)
  • Garantire la tracciabilità del pagamento.

Sono esclusi TASSATIVAMENTE i pagamenti effettuati tramite contanti o assegno circolare. 

Riportare sui giustificativi di spesa la dicitura “Spesa finanziata dal bando Distretti del Commercio”

NON SONO AMMESSE LE SPESE:

  • Regolate attraverso cessione di beni o compensazione di qualsiasi genere tra beneficiario e fornitore
  • Fatturate da fornitori che si trovino in rapporto di controllo con il cliente
  • Per l’acquisto di beni usati (leasing di impianti, arredi, macchinari, attrezzature, veicoli)
  • Per servizi continuativi, periodici o connessi ai normali costi di funzionamento del soggetto beneficiario o partner
  • Per la gestione ordinaria dell’attività di impresa
  • Le spese di viaggio (trasferta, vitto, alloggio)
  • I lavori in economia
  • Le spese per il personale diverse da quelle inerenti la stabilizzazione dello stesso
  • Qualsiasi forma di auto fatturazione
  • Spese non indicate espressamente nell’elenco delle spese considerate ammissibili, anche se parzialmente o totalmente attribuibili all’intervento.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda di contributo può essere presentata a partire dalle ore 12:00 del 10 settembre 2020, fino alle ore 12:00 del 15 ottobre 2020.

A seguire tutta la documentazione resa dal Comune per la conoscenza dei bandi e la documentazione necessaria per presentare le istanze.

Cliccare su ogni modello per poterlo visionare e scaricare

Per informazioni: 030.3533995 Davide Barbisotti – d.barbisotti@assopadana.com

Nuova Sabatini, tutte le novità a sostegno delle Pmi

La misura Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

Il provvedimento sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

 

A chi si rivolge

  • Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
    • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
    • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
    • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
    • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
    • hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento

 

Settori ammessi

  • Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione dei seguenti:
    • attività finanziarie e assicurative
    • attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione

 

Cosa finanzia

  • I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali.  Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”
  • Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
    • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
    • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa

 

Le agevolazioni

  • Consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti
  • L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing)
  • Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
    • di durata non superiore a 5 anni
    • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro
    • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili
  • Il contributo del Ministero dello sviluppo economico è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
    • 2,75% per gli investimenti ordinari
    • 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”)
  •  I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “industria 4.0” che possono beneficiare del contributo maggiorato del 30% previsto dalla legge 232 dell’11 dicembre 2016 (legge di bilancio 2017), sono individuati all’interno degli allegati 6/A e 6/B alla circolare 15 febbraio 2017 n.14036 e s.s.mm.ii. Alla luce delle novità introdotte dall’articolo 1, comma 32, legge 27 dicembre 2017 n. 205 (legge di bilancio 2018), con circolare n. 269210 del 3 agosto 2018 si è provveduto ad adeguare l’elenco dei beni immateriali (allegato 6/B) in relazione ai quali può essere riconosciuta la misura massima del contributo.
  • Per maggiori chiarimenti circa le caratteristiche tecniche e la riconducibilità dei beni per i quali si intende fruire del beneficio a quelli elencati negli allegati sopra citati, si invita a prendere visione delle linee guida tecniche contenute nella parte terza della Circolare Mise – Agenzia delle Entrate del 30 marzo 2017, n. 4/E
    Esclusivamente in merito alla riconducibilità dei beni fra quelli elencati negli allegati sopra citati è possibile acquisire autonomamente il parere tecnico da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.
    La richiesta di parere va trasmessa all’indirizzo di posta PEC della Direzione Generale per la politica industriale, la competitività e le PMI: dgpicpmi.dg@pec.mise.gov.it
    A riguardo, si invita preventivamente a prendere visione della sezione “Interpelli e pareri”

Come funziona

  • La PMI presenta alla banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge. Le modalità di presentazione della domanda di accesso al contributo sono descritte nella sezione Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) – Presentazione domande
  • La banca/intermediario finanziario verifica la regolarità formale e la completezza della documentazione trasmessa dalla PMI, nonché la sussistenza dei requisiti di natura soggettiva relativi alla dimensione di impresa e, sulla base delle domande pervenute, trasmette al Ministero richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo
  • La banca/intermediario finanziario, previa conferma da parte del Ministero della disponibilità, totale o parziale, delle risorse erariali da destinare al contributo, ha facoltà di concedere il finanziamento alla PMI mediante l’utilizzo della provvista costituita presso Cassa depositi e prestiti S.p.A., ovvero mediante diversa provvista
  • La banca/intermediario finanziario che decida di concedere il finanziamento alla PMI, adotta la relativa delibera e la trasmette al Ministero, unitamente alla documentazione inviata dalla stessa PMI in fase di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni
  • Il Ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo, con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione, nonché degli obblighi e degli impegni a carico dell’impresa beneficiaria e lo trasmette alla stessa e alla relativa banca/intermediario finanziario
  • La banca/intermediario finanziario si impegna a stipulare il contratto di finanziamento con la PMI e ad erogare alla stessa il finanziamento in un’unica soluzione ovvero, nel caso di leasing finanziario, al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del bene ovvero alla data di collaudo se successiva. La stipula del contratto di finanziamento può avvenire anche prima della ricezione del decreto di concessione del contributo
  • La PMI, ad investimento ultimato, compila, in formato digitale ed esclusivamente attraverso l’accesso alla piattaforma, la dichiarazione attestante l’avvenuta ultimazione, nonché, previo pagamento a saldo dei beni oggetto dell’investimento, la Richiesta Unica (modulo RU) – o in alternativa la Richiesta Quote Rimanenti (modulo RQR) nel caso in cui abbia già richiesto una o più quote del contributo sulla base delle modalità operative previgenti alla data del 22 luglio 2019 – e la trasmette al Ministero, unitamente all’ulteriore documentazione richiesta. Le modalità per richiedere l’erogazione del contributo sono descritte nella sezione Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) – Erogazione contributo
  • Per le domande di agevolazione presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari a decorrere dal 1° maggio 2019, aventi un importo del finanziamento deliberato non superiore a 100.000,00 euro, l’agevolazione è erogata alla PMI beneficiaria in un’unica soluzione, con le modalità e nei termini previsti dalla vigente disciplina della misura agevolativa per l’erogazione della prima quota.
  • Per le domande che non presentano i requisiti di cui all’articolo 20, comma 1 lettera b) del decreto-legge del 30 aprile 2019 n. 34 e per le quali, quindi, le agevolazioni non sono erogate in un’unica soluzione, la PMI, successivamente alla trasmissione del modulo RU/RQR, effettua la richiesta di pagamento su base annuale attraverso l’accesso alla piattaforma, previa comunicazione di eventuali variazioni intercorse. Le modalità per effettuare la Richiesta di Pagamento sono descritte nella sezione Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) – Erogazione contributo

Domande frequenti (FAQ)

Le domande frequenti sulla disciplina della Nuova Sabatini sono consultabili nella sezione Domande Frequenti (FAQ).

 

Documenti utili